Tuesday, March 22, 2011

Intralcia Chavez Pres; Rangel To The Rescue

Almeno, Washington può essere d'accordo ad unirsi per difendere uno dei suoi membri. Il politcos ha fatto proprio questo in risposta a Hugo Chavez chiama il presidente Bush "il diavolo" in un discorso alle Nazioni Unite.

Lodevolmente, Rappresentante Charles Rangel, un democratico di New York non meno, si fece avanti opportunamente irato per dire: "Voglio il Presidente Chavez a favore capire che anche se molte persone negli Stati Uniti sono critici del nostro Presidente, che risentono del fatto che egli sarebbe venuto negli Stati Uniti e criticano il presidente Bush ".

Anche la critica ardentemente reverendo Jesse Jackson, pur rilevando gli Stati Uniti ha tentato un colpo di stato del signor Chavez, ha detto, "... il mio appello a lui è andare oltre la rabbia .... Penso che non dovrebbe essere chiamata il presidente Bush un 'diavolo'. Il presidente Bush non dovrebbe essere lo chiamava 'il male' o definendolo un 'tiranno'. Dobbiamo cessare di queste ostilità.''

Naturalmente, i difensori solito firmato in

Rappresentante John Boehner dell'Ohio chiamato enorme ego di un assetato di potere''dittatore''e la sua esposizione alle Nazioni Unite''una vergogna e un insulto al popolo americano''.

Chavez, nel frattempo, impiegato la tattica usuale di internazionali spuri, cercando di inserire un cuneo tra il popolo americano e il suo governo, giurando che è un amico del popolo americano e, per dimostrarlo, ha annunciato che intende più che raddoppiare la sua offerta di gasolio da riscaldamento scontati per gli americani poveri.

Mentre alcuni politici dissentito dal programma "Oil for appeasement, Rangel ha ammesso che era efficace e aspetta che il suo quartiere diverrà ancor più del nero elisir diplomatico il prossimo anno. Ma, restando sul lato del presidente Bush, ha continuato a dire:''Ma tu non vieni nel mio paese, tu non vieni nel mio distretto congressuale, e non si condanni il mio presidente ".

Buon per te, Chuck.

Ma forse la cosa più raccontare Chavez è, la maggior parte degli americani ancora non riesce ad abituarsi al fatto che il Venezuela non è una nazione amica. Molti avevano anche pianificato le vacanze al paese di sole, che è, ovviamente, non tutto ciò che molto più lontano dalle Antille meridionali.

Ma possiamo vedere i biglietti che vanno in fumo, come prontamente ha il suo reddito olio dalla numerose aziende americane che stanno cercando di alimentare i propri processi con olio provenienti da paesi che, pur non può mai chiamare il presidente un angelo, almeno, avere il senso per fare i loro soldi e prudenza astenersi dal pompaggio veleno.

No comments:

Post a Comment